Stavo per fare il mio primo viaggio in solitaria. Prima di partire per la Thailandia avevo in testa mille domande e un po’ di quel brivido misto tra curiosità e paura di perdermi.
E sai una cosa? È andata molto meglio di come immaginavo.

In queste pagine trovi il mio viaggio di 10 giorni in Thailandia così com’è stato: un mix di scelte fatte all’ultimo minuto, cambi di programma improvvisi, piccole scoperte e qualche epic fail che oggi mi fa sorridere.
Ho raccolto i trucchi che mi hanno salvato, le app senza cui non sarei mai arrivata a destinazione, i posti dove ho mangiato il Pad Thai più buono della vita e anche le dritte che avrei voluto ricevere quando, appena atterrata a Bangkok mi sono chiesta: “E adesso dove si va?”.

Non ti parlerò di viaggi perfetti o di itinerari da copiare a occhi chiusi, ma di come puoi cucirti addosso la Thailandia: che tu abbia voglia di perderti tra i mercati notturni, di meditare in un tempio con i monaci, di fare un’esperienza con gli elefanti o semplicemente di startene sdraiato su una spiaggia a guardare il tramonto.
Ti racconto la mia esperienza, senza filtri, con tutte le emozioni – e qualche figuraccia – di chi ci è già passato.

Se vuoi una guida onesta, pratica e con un pizzico di cuore, questa è per te.
Il mio itinerario è qui: pronto per essere copiato, modificato o semplicemente usato come ispirazione per il tuo viaggio su misura.

Pronto a partire davvero? Zaino in spalla e via!


Giorno 1 – Arrivo a Bangkok: prime dritte e prime emozioni

La mia avventura inizia con un volo Air France da Venezia, con scalo a Parigi Charles-de-Gaulle, destinazione Bangkok. Era la mia prima volta che partivo direttamente con Air France (le altre volte tramite compagnie associate), e devo ammetterlo: mi ha davvero sorpresa in positivo. Imbarco veloce, personale cortese e soprattutto un servizio a bordo che rende il viaggio molto meno “infinito”.
Il cibo è abbondante e disponibile a qualsiasi ora, e per chi come me si annoia facilmente, lo schermo grande con tantissimo intrattenimento è stato un vero salvavita.
Kit di benvenuto? Diciamo essenziale: coperta, cuffie e cuscino (economy class), ma almeno il Wi-Fi per messaggi è gratuito per tutto il volo.

Atterrata all’aeroporto di Bangkok, per fortuna avevo già risolto un pensiero tipico del viaggio in solitaria: la SIM. Stavolta mi sono organizzata prima, ricaricando la mia e-SIM con Saily, e posso consigliarla: copertura ottima e i GB suggeriti sono stati sufficienti per tutto il viaggio.

Subito dopo i controlli doganali e del QR code TADC, sono andata alla tappa successiva: prelievo di contante, assolutamente necessario in Thailandia dove il cash è ancora re. Io da anni uso la carta WISE e anche questa volta è andato tutto liscio. Ti consiglio caldamente di prelevare subito un po’ di baht (la valuta locale), così sei pronto per qualsiasi evenienza.

Per raggiungere il centro città dall’aeroporto hai due opzioni:

  • App di car sharing: Grab o Bolt (Bolt è la più economica)
  • Airport Rail Link: Solo 45 baht ( 1,20 € circa) e in circa mezz’ora arrivi in centro. Io ho scelto questa soluzione (super segnalata e facile da trovare) e mi sono trovata benissimo.

Arrivata in città, ho preso un Grab per raggiungere la mia guest house, dato che non era vicino alla fermata del treno. In dieci minuti e con meno di 1,50 € ero già arrivata.

Per la prima notte ho scelto il Saran Posthotel Bangkok: una sistemazione super economica (circa 16 € a notte su Booking.com , link), camera singola e bagno condiviso. Esperienza più che positiva, sia per i servizi inclusi (acqua gratis, colazione) sia per la posizione: cuore culturale di Bangkok, perfetta per visitare i principali templi.

Tempo di una doccia al volo e uno snack da 7-Eleven, una catena di supermercati che troverai in tutte le zone della Thailandia (ti avviso: i loro onigiri al salmone e i toast scaldati sono diventati la mia nuova droga da viaggio) e sono subito pronta per la mia prima vera tappa: il Palazzo Reale.
Consiglio pratico: l’ingresso costa 500 baht e chiude abbastanza presto verso le 16:30, quindi pianifica la visita. Per quanto riguarda l’abbigliamento: viene richiesto di coprire gambe e spalle (questa volta il foulard non basta, io ho dovuto comprare una T-shirt sul posto).

I templi del complesso sono semplicemente magnifici, impossibile non restare a bocca aperta davanti a tanta bellezza. Ti suggerisco di prenderti almeno un paio d’ore per visitarli con calma (e fare tutte le foto che vuoi).

A due passi da lì c’è il Wat Pho con il celebre Buddha Sdraiato (aperto 8-19:30, ingresso 300 baht). Poco più avanti puoi ammirare il Wat Arun – di sera è magico. Io mi sono goduta un aperitivo/cena al rooftop Amorosa: prezzi occidentali ma vista spettacolare e atmosfera da favola.

L’ingresso al Wat Arun, il Tempio dell’Alba a Bangkok, costa 100 baht (circa 2,70 euro). Il tempio è aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 17:30
Per arrivare si può prendere un traghetto dal molo Tha Chang, che attraversa il fiume Chao Phraya. Per evitare la folla, ti consiglio di visitarlo al mattino presto o nel tardo pomeriggio.
Se vuoi, puoi anche noleggiare i tradizionali abiti tailandesi per le foto: esperienza che merita se hai più tempo a disposizione.

Dopo questa full immersion, ero ufficialmente KO. Una ricarica al 7-Eleven e dritta a letto, pronta per il prossimo giorno di avventure!


Giorno 2 – Esplorando i mercati di Bangkok (ferrovia & galleggiante) + Chinatown food tour

Il secondo giorno inizia presto: oggi si va alla scoperta dei mercati più famosi di Bangkok. Ho prenotato tutto comodamente tramite l’app GetYourGuide, la mia “sicurezza” per i tour organizzati, soprattutto da sola. Nota positiva: ho incontrato altre viaggiatrici solitarie, perfetto se vuoi compagnia e scambiare due chiacchiere.

Ho scelto la prima opzione oraria disponibile, partire prima ti consentirà di vivere al meglio l’esperienza dei mercati.
Il van VIP è passato a prendermi direttamente in guest house: si parte! Dopo circa un’ora di viaggio, sosta obbligatoria al mitico 7-Eleven (la colazione “al volo” ormai è una certezza). Da Bangkok ai mercati calcola circa 1 ora e 30 minuti: meglio partire presto.

Prima tappa: Mercato ferroviario di Maeklong
Qui l’attesa è tutta per il treno che attraversa il mercato a pochi centimetri dalle bancarelle. I venditori? Uno spettacolo di destrezza e velocità mentre spostano tutta la merce giusto in tempo!

Seconda tappa: Mercato galleggiante di Khlong Damnoen Saduak
Saliamo su una barca per un giro di 20-30 minuti. Sì, è super turistico, ma se è la prima volta in Thailandia va visto: bancarelle che galleggiano, colori ovunque, caos ordinato che ti rimane impresso.

Per pranzo ci fermiamo allo Ying Golf: ottimo per una pausa pranzo al volo, Pad Thai a prezzi buoni pur essendo una tappa molto turistica (150-180 baht a seconda della scelta, quindi dai circa 3,90€ in su ).

Rientro a Bangkok verso le 14:30. Una pausa (meritata!) per ricaricare batteria a macchina fotografica e DJI Osmo Pocket 3: serve energia per la serata speciale che mi aspetta!

Chinatown – Food tour stellare
Prenotazione sempre via GetYourGuide, questa volta per un food-tour con A Chef’s Tour: garanzia assoluta per chi ama la cucina autentica (e non vuole rischiare delusioni).
La nostra guida, Jonny, è un personaggio: ci accompagna alla scoperta di piatti tipici e qualche chicca da vera Michelin Street Food. Abbiamo fatto una degustazione di 15 piatti tradizionali, tra cui : dei ravioli di gambero che si scioglievano letteralmente in bocca, la tradizionale zuppa Guay Jub, un gelato alla soia. Per chiudere in bellezza, il famosissimo mango sticky rice, semplicemente spaziale.

Il bello di Chinatown è che, dopo cena, la vita esplode: luci, traffico, rumori e colori che danzano insieme. Passeggiare per la via principale dopo il tour è uno spettacolo da vivere senza fretta.

Fine giornata:
Piena, soddisfatta e già innamorata dello street food thailandese, torno in guest house per riposarmi e prepararmi al prossimo giro di esplorazioni.


Giorno 3 – Backstreets di Bangkok, templi e museo dell’elefante a tre teste

Dopo una colazione abbondante nella mia guest house, salgo su uno scooter Bolt per raggiungere il punto di partenza del tour che aspettavo con più curiosità: una giornata in bici tra le backstreets di Bangkok, per scoprire la città più autentica e lontana dai soliti itinerari turistici.
Ho prenotato il Candy Bike Tour, come sempre tramite GetYourGuide. Appena arrivata, mi forniscono bici con cestino, porta-telefono e bottiglietta d’acqua: tutto super pratico.

Questo tour è una vera chicca per chi ama la fotografia e vuole respirare l’atmosfera locale: si percorrono stradine dove si può passare solo a piedi o in bici, tra case tradizionali, mercati genuini e scene di vita quotidiana. La gente ti saluta sempre con un sorriso: mi sono sentita più viaggiatrice che turista.

Per pranzo, tappa obbligatoria al Thipsamai (link), il primo e storico ristorante di Pad Thai a Bangkok (dal 1939). Ordino il classico Pad Thai (150 baht) e un ottimo Thai Tea.

Il pomeriggio inizia con una passeggiata al Lumphini Park: zona commerciale della città, perfetta per qualche scatto con i grattacieli sullo sfondo e… i famosi varani che nuotano nei laghetti!

Poi, cambio zona: a mezz’ora dal centro, raggiungo il museo Erawan (distretto di Samut Prakan).
È un’esperienza fuori dal comune: un museo tutto rosa e un colossale elefante a tre teste alto quasi 30 metri. All’interno, il percorso è diviso in tre livelli (Inferno, Terra, Paradiso), con opere d’arte sacra e tanto simbolismo cosmico. Lascio qui tutte le info pratiche:

  • Orari: 9-18
  • Ingresso: 500 baht
  • Come arrivare: BTS fino a Chang Erawan, poi shuttle per 20 baht
  • Consiglio: vai la mattina per goderti la luce che filtra dalle vetrate
  • Dress code: spalle e ginocchia coperte (in alcune aree si entra scalzi) – in caso contrario ti verrà fornito gratuitamente dell’abbigliamento consono.
  • Giardino esterno: statue di elefanti, cascate e laghetti, perfetto per rilassarsi

Verso sera rientro in guest house, recupero i bagagli (con solita cena al volo prendo degli onigiri del 7-Eleven) e mi preparo per il volo interno: con AirAsia (30 € circa) raggiungo la prossima meta.


Giorno 4 – Chiang Mai: templi, caffè e l’incontro con gli elefanti

Lascio Bangkok e atterro finalmente a Chiang Mai: qui “Chiang” significa proprio elefante, e già il nome fa capire quanto aspettassi questa tappa! Ho scelto di alloggiare in periferia per risparmiare, trovando una super offerta a tempo al The Opium Chiang Mai: appartamento con cucina a 32 € circa a notte (prenotato su Booking. com).

Chiang Mai è celebre per le sue caffetterie: la mattina vado subito da Akha Ama Coffee e, con 70 baht ( circa 1,80 €) per assaporare un buon caffè, mi coccolo con cappuccino perfetto a cui aggiungo un muffin di accompagnamento.
Per visitare la città mi affido ancora a uno scooter Bolt, comodo ed economico per raggiungere i punti principali:

  • Wat Chiang Man: il tempio più antico della città, famoso per le sue decorazioni con elefanti.
  • Monumento ai Tre Re: uno dei simboli storici di Chiang Mai.
  • Wat Inthakhin Sadue Muang e Wat Phan Tho: altro esempio di templi tipici e super colorati.
  • Wat Chedi Luang: ingresso 50 baht, qui c’è una scuola di giovani monaci e puoi fermarti quanto vuoi, anche per la famosa Monk Chat (ci torno dopo).

Pranzo al sacco e via verso una delle esperienze che aspettavo di più: il Joy Elephant Sanctuary (prenotato su GetYourGuide, 48,34 €).
Il van passa a prendermi in guest house alle 12:00 e dopo circa un’ora si arriva sulle montagne, lontano dal caos cittadino. Qui ci raccontano un pò di curiosità sugli elefanti e ricevo una casacca tradizionale, do da mangiare agli elefanti (banane e zucche!), e cammino con loro nella giungla (consiglio: scarpe da trekking obbligatorie).
Nota importante: non si fa il bagno con gli elefanti, quello è il loro momento di socializzazione, ma porta comunque il costume perché c’è una cascata dove puoi rinfrescarti tu!

La giornata si conclude con un Pad Thai, tè con vista elefanti, e un laboratorio divertente per creare un inalatore thailandese alle erbe (souvenir perfetto!).

Tornata a Chiang Mai, non mi faccio mancare un massaggio rilassante al Lila Thai Massage (link), un progetto sociale che forma ex detenute (1 ora, 350 baht – circa 9 €).
Poi una passeggiata tra le bancarelle del night market, un gelato Mixue (crispy sundae, 35 baht – 90 cent circa), e finalmente un meritato riposo.


Giorno 5 – Chiang Rai: templi visionari e spiritualità

Sveglia all’alba: oggi si parte per una delle gite più famose del nord, la visita a Chiang Rai (dista a circa tre ore da Chiang Mai) e ai suoi templi surreali.
Prenoto uno dei tanti tour tramite GetYourGuide (35 € circa) e salgo su un comodo bus da circa 50 posti, ottimo per chi vuole rilassarsi tra una tappa e l’altra (prepara una felpa, l’aria condizionata è spesso “creativa”!).

Prima sosta: Mae Khachan Hot Spring
Il viaggio si spezza con una pausa alle sorgenti termali di Mae Khachan. Qui puoi osservare geyser che sbuffano getti d’acqua bollente e, per pochi baht, puoi cuocere uova direttamente nelle vasche naturali. Una curiosità? Molti locali fanno colazione così! Li vicino troverai anche una piccola riproduzione del Angkor Wat della Cambogia.

Seconda tappa: Long Neck village un incontro che lascia domande e rispetto

Camminare tra le case di legno del Long Neck Village, è stato come attraversare una soglia invisibile. Davanti a noi, volti sereni e orgogliosi, mani che intrecciano tessuti colorati, bambini che giocano tra i sorrisi delle madri.
Le donne Kayan portano al collo una spirale di ottone che può arrivare a pesare anche cinque chili. Non è un solo anello, ma una storia che si avvolge su di loro fin da bambine. Una tradizione che non possiamo comprendere appieno, ma che possiamo osservare con rispetto.
Non sappiamo se sia bellezza, identità, scelta, necessità. Ma sappiamo che ogni passo tra quelle case ci ha lasciato qualcosa dentro: curiosità, rispetto, silenzio.
Non è un’attrazione. È un incontro. E come ogni vero incontro, lascia più domande che risposte.

Terza tappa: il visionario Wat Rong Khun (Tempio Bianco)
Probabilmente il tempio più fotografato della Thailandia del nord: completamente bianco, decorato con specchi, sembra uscito da una fiaba surreale (sito ufficiale).

  • Ingresso: 100 baht ( circa 2,60 €)
  • Passeggiando sul ponte sospeso tra le “mani dell’inferno” entri in un luogo in cui simbolismo e arte moderna si fondono (occhio alle foto: la luce cambia tutto!).
  • Pausa pranzo: ci fermiamo da Khao Soi Kai Mae Pimphon, un’istituzione per il celebre Khao Soi al pollo, la zuppa speziata tipica di Chiang Rai (70 baht, circa 1,90 € aggiungo un Thai Tea per rinfrescarmi).

Quarta tappa: Rong Suea Ten (Tempio Blu)
Il viaggio prosegue tra le sfumature vibranti del Tempio Blu: interni azzurri, dettagli dorati e una statua bianca del Buddha che crea un’atmosfera quasi onirica. L’ingresso è gratuito, ma una donazione è sempre apprezzata.

Quinta tappa: Wat Huay Pla Kang
Ultima tappa (e ultima meraviglia): il complesso di Wat Huay Pla Kang, famoso per la gigantesca statua di Guan Yin (la Dea della Misericordia) alta 23 piani.

  • Puoi salire all’interno della statua con un ascensore panoramico e goderti una vista incredibile sulle colline circostanti.
  • Accanto c’è una grande pagoda rossa a 9 piani, da esplorare scalino dopo scalino.
  • A qualche minuto dal Wat Huay Pla Kang, se hai bisogno di una pausa, troverai anche il famosissimo Lalitta Cafe, una caffetteria a dir poco insolita dall’atmosfera fatata ( non era incluso nella mia esperienza, quindi non l’ho fatto ma alcuni tour lo prevedono).

Rientro a Chiang Mai nel tardo pomeriggio (viaggio un po’ lungo, circa tre ore, ma ne vale la pena!).
Per cena, mi regalo una Tom Yum Kung super speziata 250 baht – circa 6,50 € ( un pò costoso per gli standard ma ammetto ero stanca, quindi va bene così) al Phaploen Market. Qui nella zona del mercato notturno di Chiang Mai è un tripudio di colori, street food e souvenir artigianali.
Ancora un po’ di shopping tra le bancarelle e infine rientro in struttura, stanca ma piena di immagini da sogno.


Giorno 6 – Chiang Mai: Monk Chat, templi e volo verso il sud

Questa mattina la prendo con calma: colazione lenta da Akha Ama Coffee (diventato ormai il mio riferimento qui) e poi incontro una viaggiatrice conosciuta a Bangkok per vivere insieme un’esperienza davvero unica: la Monk Chat.

La Monk Chat è un’esperienza che puoi vivere in alcuni templi buddisti della Thailandia, soprattutto a Chiang Mai. Si tratta di veri e propri incontri informali con i monaci locali, aperti a tutti (non solo ai turisti!) e pensati per favorire lo scambio culturale e abbattere le barriere linguistiche e religiose.

Durante la Monk Chat puoi:

  • Porre qualsiasi domanda sulla vita dei monaci, il buddismo, le tradizioni thailandesi o la spiritualità.
  • Ascoltare storie di vita vera: molti monaci sono giovani studenti e amano raccontare il loro percorso e le sfide quotidiane.
  • Praticare l’inglese: spesso i monaci partecipano a queste chat anche per migliorare la lingua e conoscere il mondo.

L’atmosfera è sempre rilassata, senza giudizi né formalità. Puoi chiacchierare liberamente, curiosare sul significato di rituali o oggetti, e avere un punto di vista autentico sulla cultura locale.
Noi non abbiamo prenotato, basta presentarsi negli orari dedicati e lasciarsi trasportare dalla conversazione.

Ci dirigiamo al Wat Suan Dok. Le Monk Chat sono previste ( salvo cambiamenti di orario) lun-ven 15-18, per info io ho trovato questi contatti:
🌐 monkchat.net
📞 084 609 1357
[email protected]
Se vuoi qualcosa di autentico, questa chiacchierata con i monaci è perfetta: puoi chiedere tutto sulla vita monastica, sulla cultura e sulle tradizioni buddiste in Thailandia. Un’occasione che consiglio a chiunque abbia tempo in città.

Vuoi andare più a fondo?
Ci sono anche ritiri di meditazione, organizzati ogni settimana:

  • Mezza giornata → lunedì, 13:30 – 17:00
  • 1 giorno → venerdì, 9:30 – 17:00
  • 2 giorni → mar–mer, 13:30 (mar) – 16:00 (mer)
  • 3 giorni → una volta al mese
    Presso Monk Chat e l’International Meditation MCU Center

Proseguiamo con una visita al Wat Phra Singh, famoso per le sue campane dorate e il fascino antico.
Per pranzo scegliamo il Fern Forest Café: prezzi occidentali, ma atmosfera rilassante, stile jazz e una bellissima vegetazione.

Se hai più giorni a disposizione, qui a Chiang Mai è d’obbligo provare una cooking-class :

  • Siam Garden Cooking School: Sito ufficiale: www.siamgardencookingschool.com
    corsi con visita al mercato e giardino, lezioni hands-on
  • Asia Scenic Thai Cooking School (Chiang Mai): Sito ufficiale: www.asiascenic.com – includono approccio famigliare, tour orto e cucina hands‑on
  • Mama Noi Thai Cookery School: Sito ufficiale: www.mamanoicookeryschool.com – offre corsi con visita al mercato e uso di ingredienti dell’orto biologico
  • Passionfood Thai Cooking School (Chiang Mai): Sito ufficiale: www.passionfoodschool.com – corsi di mezza giornata, opzioni mattina e sera, include tour mercato e scelta piatti da preparare

Nel pomeriggio mi preparo per il trasferimento nel sud: volo AirAsia (circa 50 €) per Surat Thani, sempre affidandomi a Bolt per raggiungere l’aeroporto.

Arrivo a Surat Thani – la mia esperienza ( e qualche avvertimento utile )
Appena atterrata a Surat Thani, ho subito percepito un certo clima di truffe in agguato. Essendo un punto di passaggio molto frequentato da chi si dirige verso Koh Samui, Koh Phangan e Koh Tao (soprattutto con voli low cost, mentre il diretto per Koh Samui è più caro e servito da compagnie comeThai Airways), è una zona dove i turisti vengono spesso presi di mira.

Prima avvertenza: attenzione ai Grab e ai tuk tuk locali chiamati songthaew (una sorta di pick-up condiviso). Nella zona sud della Thailandia, è comune che propongano prezzi gonfiati. Sulle isole, mi è stato chiesto anche 20 euro per pochi chilometri. Non esitare a contrattare, sempre.

All’uscita dell’aeroporto, ho provato a chiamare un Grab, ma l’autista ha subito chiesto un supplemento di 200 baht per una presunta “tassa governativa”. Una scusa. Ho cancellato, e il secondo autista ha fatto lo stesso. Alla fine, ho scoperto il servizio navetta Phantip Travel (phantiptravel.com), che collega l’aeroporto al centro per 100 baht circa 2,60 €. Paghi una volta salito a bordo.

Fin qui tutto bene. Il problema è arrivato dopo: chi alloggiava in centro è stato accompagnato direttamente, mentre io (che avevo scelto un alloggio poco fuori) sono stata lasciata per strada con un’altra coppia, senza preavviso. Subito siamo stati avvicinati da tassisti di tuk tuk che si sono finti parte dello staff navetta. Pensavamo fosse un normale cambio mezzo, invece era una SCAM organizzata. Io mi sono salvata pagando altri 100 baht circa 2,60 € (contro i 200 richiesti per aver fatto pochissimi minuti di tratta), ma era una spesa evitabile.

Il mio consiglio

Se soggiorni in centro, la navetta funziona. Altrimenti chiedi chiaramente dove ti lasceranno. Attenzione ai tuk tuk e ai finti supplementi sui Grab. Tieni gli occhi aperti, chiedi conferma, e non avere paura di contrattare.

Finalmente, stanca, arrivo al mio alloggio: Baannokhook Home & Café (10 € circa su Booking.com camera e bagno privato) ottimo per una notte di transito.
Per cena mi concedo qualcosa di speciale al Synth Restaurant: anatra confit con riso e ananas (390 baht circa 15 €), cocktail ottimi. Una serata sorprendentemente finita nel migliore dei modi, considerato com’era iniziata.


Giorno 7 – Da Surat Thani a Ko Phangan: traghetti, spiagge e yoga

Sveglia presto per colazione al sacco: oggi inizia il trasferimento verso le isole!
Chiamo un Bolt fino al Tapee Pier per il check-in della speed-boat Lomprayah (AR 1,400 baht circa 37 € ).
La traversata è un mix di bus (1 ora fino a Don Sak Pier) e poi barca veloce (1 ora e mezza): a bordo c’è anche uno snack bar per chi vuole fare colazione o uno spuntino.

Arrivo al molo di Ko Phangan ed evito con decisione i tassisti che sparano prezzi assurdi ai turisti.
Trovo invece un tuk-tuk condiviso (150 baht, circa 4 €, prezzo suggerito dal mio hotel) e in pochi minuti raggiungo il mio alloggio: Sea Love Beach Bar, un bungalow fronte mare a 30 c circa su Booking. com a notte.
Questa zona a sud dell’isola è famosa per la Full Moon Party, ma io ero in cerca di un’atmosfera più rilassata, magari yoga e natura, come quella di Sri Thanu (nord-ovest) o Haad Yuan. Purtroppo i prezzi lì erano altissimi, così ho trovato una soluzione: il centro Hari Om Yoga a 10-15 minuti (lezioni 10:30-11:30, 500 baht, circa 13 € ).

Nota importante:
Se sai guidare, lo scooter è la soluzione migliore sull’isola (5 € al giorno) perché Grab e Bolt non sono disponibili e i tuk-tuk chiedono cifre altissime.

Il pomeriggio lo passo in totale relax in spiaggia, anche se la mattina qui la marea è molto bassa (quindi non puoi farti il bagno, ma ottima per fare delle passeggiate).
La sera, cena al night-market vicino, perfetto per socializzare e assaggiare street food locale.


Giorno 8 – Relax a Ko Phangan: spiaggia, yoga e un tocco di coccole

Oggi avevo programmato una lezione di yoga, ma la logistica su Ko Phangan si rivela più complicata del previsto: i tuk-tuk chiedono addirittura 30 € andata e ritorno per 10-15 minuti di strada. Quindi alla fine ho abbandonato all’idea.
Morale? Se vuoi muoverti liberamente, lo scooter resta sempre la scelta più economica e flessibile.

Scopro solo più tardi, che il Sea Love Beach Bar offre lezioni di yoga il martedì alle 9:00 (sfortunatamente non coincide con il mio soggiorno), mentre il centro AUM tiene lezioni tutti i giorni alle 9:00 (circa 20 minuti in scooter).

Decido quindi di godermi la mattina a Haad Rin, la famosa spiaggia della Full Moon Party: prendo un tuk-tuk condiviso (16 € andata e ritorno).
La spiaggia merita decisamente un bagno, soprattutto per vedere il lato più vivace e iconico dell’isola.

Rientro al Sea Love per pranzo, tra vista mare e relax puro.
Nel pomeriggio mi regalo una manicure al House of Nails and Wax (600 baht, circa 16 € ): ogni tanto un po’ di self-care in viaggio ci vuole!

Al tramonto, aperitivo sulla spiaggia e di nuovo tappa al night-market per cena e un po’ di socialità con altri viaggiatori.


Giorno 9 – Ritorno a Surat Thani e volo su Bangkok

È il giorno degli spostamenti! Colazione veloce e poi tuk-tuk condiviso (200 baht, circa 5,20 €, prenotato tramite l’hotel) per raggiungere il molo di Ko Phangan.
Alla biglietteria Lomprayah effettuo il check-in: la traversata verso Surat Thani è la solita combinazione di speed-boat (1 ora e mezza) e bus (1 ora) fino a Tapee Pier.
Durante la traversata acquisto la navetta per l’aeroporto direttamente sul traghetto (150 baht, circa 4 € ): soluzione comoda che evita qualsiasi stress all’arrivo.

Il volo VietJet mi porta da Surat Thani a Bangkok Suvarnabhumi (circa 50 €).
Per questa notte scelgo un alloggio super pratico: BA Apartment Flow, a soli 5 minuti dall’aeroporto con camera e bagno privato, ottimo per una notte all’arrivo o prima della partenza (pagato circa 16 € su Booking.com).
Cena al sacco e tanto riposo, in vista del rientro in Italia.


Giorno 10 – Il ritorno a casa (con un ultimo consiglio)

Mattinata senza fretta: mi preparo con calma e raggiungo l’aeroporto di Bangkok Suvarnabhumi per il volo di ritorno con Air France, rotta Bangkok–Parigi–Venezia.

Consiglio pratico: i controlli all’arrivo per i voli intercontinentali a Parigi, sono molto lenti e possono essere affollati. Se, come me, hai solo 1 ora e 30 minuti di scalo per la coincidenza internazionale, sappi che è davvero rischioso: potresti non farcela a prendere il secondo volo. Meglio scegliere, se possibile, uno scalo un po’ più lungo per evitare stress inutili.

Il viaggio di rientro alla fine fila liscio: servizio a bordo sempre ottimo, buon cibo, assistenza e puntualità perfettamente in linea con quanto vissuto all’andata.


Perché scegliere la Thailandia per un viaggio di 10 giorni fai da te

Organizzare un itinerario Thailandia 10 giorni fai da te significa concedersi il lusso della libertà. Questa destinazione si adatta perfettamente a chi desidera vivere ogni giorno a modo proprio, scegliendo tra centinaia di esperienze diverse. In dieci giorni si può passare dai grattacieli di Bangkok alle antiche rovine di Ayutthaya, dalle montagne del nord ai tramonti tropicali sulle isole del sud. La Thailandia è incredibilmente ospitale, ricca di servizi per i viaggiatori indipendenti e dotata di una rete di trasporti che semplifica gli spostamenti, anche per chi visita il paese per la prima volta.

Un viaggio fai da te consente di personalizzare ogni dettaglio: puoi decidere se svegliarti all’alba per meditare in un tempio, perderti nei mercati galleggianti o rilassarti su una spiaggia di sabbia bianca. Il rapporto qualità-prezzo rende questa meta ideale anche per chi viaggia con un budget contenuto. Esempio pratico: con meno di 30 euro al giorno puoi dormire in guesthouse pulite, mangiare street food autentico e utilizzare mezzi pubblici efficienti.

Scegliere la Thailandia per un viaggio “fai da te” di 10 giorni vuol dire immergersi davvero nella cultura locale, lasciarsi sorprendere dall’imprevisto e costruire ricordi su misura per te. Qualsiasi sia il tuo stile di viaggio, troverai la soluzione giusta: dal tour Thailandia 10 giorni nord e sud alle tappe classiche, tutto è possibile!


Alternative e varianti all’itinerario

Non tutti i viaggiatori hanno le stesse esigenze o gli stessi gusti: per questo è utile valutare alcune alternative all’itinerario Thailandia 10 giorni fai da te. Ad esempio, se preferisci il nord del Paese, puoi dedicare più giorni a Chiang Rai, Pai o alle montagne circostanti, con trekking, visite ai villaggi delle comunità locali e immersioni nella natura.

Hai più giorni a Bangkok? Puoi valutare anche altre esperienze oltre a quelle che ho fatto io :

  • Rovine di Ayutthaya, fu la capitale del Regno di Siam dal 1350 fino alla sua distruzione nel 1767 per mano dell’esercito birmano. Oggi le sue rovine sono Patrimonio dell’Umanità UNESCO e uno dei siti archeologici più suggestivi del Paese.
  • Wat Shampran, (Dragon temple). Lì in zona troverai anche una caffetteria molto famosa : After the rain coffee, merita sicuramente una visita, avrai la possibilità di bere qualcosa per noi navigare con una barca a remi tra un oasi di vegetazione.
  • Ancient City – Muang Boran: un parco culturale all’aperto, enorme e curatissimo, che ospita riproduzioni in scala (alcune a grandezza naturale) dei templi, palazzi e monumenti più iconici della Thailandia.
  • Esperienza nei rooftoop più famosi di Bangkok per un’aperitivo-cena o serata 

Se invece sogni solo mare, puoi puntare direttamente sulle isole del sud: Koh Samui, Koh Tao, Koh Lipe o le Phi Phi Islands sono tutte mete perfette per rilassarsi, fare snorkeling o immersioni. In questo caso, dopo una breve tappa a Bangkok, vola direttamente a sud e organizza un mini tour tra le isole con i traghetti veloci.

Vuoi un’esperienza più autentica? Inserisci una notte in un eco-lodge nella giungla o una gita nel Parco Nazionale di Khao Sok, dove dormire in bungalow galleggianti sul lago. Per chi viaggia con bambini o cerca ritmi più lenti, scegli meno tappe e soggiorni più lunghi nelle località preferite.

Un itinerario flessibile e personalizzabile è il vero punto di forza del viaggio fai da te: ascolta i tuoi desideri, prendi ispirazione dalle varianti più popolari (tour Thailandia 10 giorni nord e sud) e costruisci l’esperienza perfetta per te!


FAQ sull’itinerario Thailandia 10 Giorni fai da te

Qual è il miglior itinerario per visitare la Thailandia in 10 giorni fai da te?

Il miglior itinerario Thailandia 10 giorni fai da te include Bangkok, Ayutthaya, Chiang Mai e una tappa mare come Phuket o Krabi, ottimizzando gli spostamenti con voli interni.

Quanto costa un viaggio di 10 giorni in Thailandia fai da te?

Un viaggio fai da te in Thailandia di 10 giorni costa in media tra 850 e 1300 euro a persona, comprensivi di voli, alloggi, pasti, trasporti e attrazioni.

Come muoversi tra le varie tappe durante un itinerario di 10 giorni in Thailandia?

Per un itinerario Thailandia 10 giorni è consigliato combinare voli interni, treni, bus e traghetti. Prenota i trasferimenti principali in anticipo per risparmiare tempo e denaro.

Serve il visto per un viaggio di 10 giorni in Thailandia?

No, per soggiorni turistici fino a 30 giorni non serve il visto per i cittadini italiani. È sufficiente il passaporto con almeno 6 mesi di validità.

È sicuro viaggiare da soli in Thailandia seguendo un itinerario fai da te?

Sì, la Thailandia è generalmente sicura anche per viaggiatori soli. Segui le normali precauzioni e scegli strutture affidabili per alloggiare.

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